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“Narrare le infanzie” a Palermo

A Palermo, città italiana della Cultura 2018, dall’11 al 13 maggio 2018 si svolgerà il consueto Convegno nazionale organizzato dal gruppo Nidi e infanzia, un’associazione nata proprio per fornire occasioni d’incontro e dibattito fra professionisti che operano nel settore dell’educazione della prima infanzia, che hanno a cuore cioè la fascia d’età dei bimbi compresi tra 0 e 6 anni. Un’età che parrebbe, a primo acchito, essere esente da problematicità (com’è notoriamente l’adolescenza, il momento dello “Sturm und drang”, tempesta ed impeto) ma che è invece assai delicata per lo sviluppo psico-fisico dei discenti, futuri uomini e donne di questa società.

Non poteva scegliersi, peraltro, titolo più adeguato per questa XXI edizione: “Narrare le infanzie”. Molti dei bimbi di 0-6 anni non sanno ancora parlar bene o comunque non riescono a trovar sempre le parole adatte, di qui la necessità d’essere ascoltati, in modo attivo ed empatico, dai loro educatori, affinché questi (superando anche le disfunzionalità derivanti dal contesto familiare e sociale) possano divenire abili nel “narrare” ed interpretare (non solo per teorie standardizzate ma per prassi ed emozioni condivise) i vissuti, le scoperte, l’estro e i bisogni dei loro piccoli fanciulli in crescita, insieme al loro diritto/dovere d’evolvere, permanentemente, in armonia, potenziando ognuno le proprie potenzialità e integrandosi con gli altri bambini e con gli adulti che li circondano.

Non è solo però questo il senso del titolo “Narrare le infanzie”. Il Convegno, che si svolgerà in 3 giornate, all’interno dell’Università degli Studi di viale delle Scienze e nel Teatro Politeama di Piazza Ruggero Settimo, a Palermo, vedrà infatti “narrare” l’infanzia nel mondo, e riflettere sulle parole chiavi correlate, “differenze, diversità, diritti/doveri dei bambini” (per es. il diritto dei bambini all’educazione, ad essere costruttori di cultura, ad essere accettati per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe che fossero) varie personalità, con l’intento d’apportare un variegato contributo interdisciplinare e punti di vista personali sul tema.

A relazionare sull’argomento, saranno, fra i vari: l’assessora alla Scuola Giovanna Marano, il sindaco della città di Palermo Leoluca Orlando, la presidentessa del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Nice Terzi, l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla. Interloquiranno, inoltre, sull’infanzia, sulle diverse culture, e sulla necessità di fornire ai bambini significative esperienze d’apprendimento e una qualità alta di formazione e dei servizi proposti, anche antropologi, documentaristi, pedagogisti, legislatori, pediatri, filosofi, insegnanti.

Varie le questioni da trattare: dai problemi finanziari dei Comuni alla differenza di offerta formativa nelle strutture che costellano il Paese; dalle novità legislative (Legge 107/2015 e decreto attuativo 65/2017) per i servizi dell’infanzia alle buone pratiche realizzate dal nord al sud; non mancheranno, poi, di certo, le novità programmate per l’infanzia dal Comune di Palermo per il prossimo anno accademico. Novità che si innestano in quella voglia, ha detto l’assessore alla Scuola, Giovanna Marano, di «offrire ai bambini e alle bambine come alle famiglie di Palermo esperienze, continuative (non “a-spot”) di pluralismo culturale e sociale, che già caratterizzano Palermo come città dell’accoglienza».

Verrà avviato, vi anticipiamo, ad esempio, col Dipartimento Educazione di Manifesta 12, il progetto: “La mia città è un grande giardino. «Tale progetto, che prenderà vita con dei laboratori creativi in asili nido e scuole dell’infanzia, avrà il compito – ha detto Roberto Albergoni, il direttore di Manifesta – di far riflettere i bambini sul rapporto che hanno col mondo attorno a loro, quello privato della loro casa e quello del mondo che li circonda, luoghi per loro familiari e vicini, fino ad arrivare alla costruzione, allargandone la prospettiva, della propria città–giardino che rappresenterà così un insieme di microcosmi che convivono in uno scenario più ampio».

Chiudiamo con le parole del sindaco Leoluca Orlando: «Palermo, città accogliente, ora si ritrova ad accogliere gli 0-6. Credo che valga, in quest’iniziativa, tener presente sempre lo scenario di questa città per garantire il principio “Io sono persona”. Un principio che vale non solo dall’istante in cui si nasce, ma anche per chi arriva qui come migrante. Anzi, proprio i migranti – usa rammentare spesso il primo cittadino – ci ricordano i nostri stessi diritti, come il fatto che siamo tutti uguali e tutti diversi. Questo nuova visione culturale è importantissima e si accompagna all’impegno di costruire una comunità nuova». ‹«Non dimentichiamoci – ha chiosato infine Orlando durante la conferenza stampa per il convegno che l’educazione si promuove anche a scuola, direi quasi invertendo il luogo comune che confina e delega l’educazione alla scuola e la vita alla famiglia».

Per maggiori info e/o per partecipare alle tre giornate del Convegno, rimandiamo al sito: http://www.narrareinfanzie.it

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