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Assegno unico e universale ai figli, voto al Senato

Arriva, il 30 marzo 2021, nell’aula del Senato la legge delega al governo (Ddl S. 1892), proposta da Delrio e altri, «per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico prevede l’unificazione di diversi istituti in un unico strumento attraverso l’Assegno unico e universale per i figli (AUUF)».

Come anticipato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dando per scontata la votazione unanime di approvazione della legge delega, il governo è intenzionato a dare attuazione al contenuto della nuova normativa a partire dal primo luglio 2021 come primo tassello di quella riforma fiscale che costituisce uno degli obiettivi principali dell’esecutivo di emergenza nazionale.

Senza i decreti attuativi è, perciò, prematuro prevedere la misura effettiva  dell’assegno unico che, in via generica, viene annunciato pari a 250 euro mensili per ogni figlio a carico fino a certi limiti di età (18 o 21 anni) con maggiorazioni in caso di disabilità.

Molto dipenderà dalle scelte di bilancio e dalla modalità di applicazione dell’Isee, cioè l’Indicatore della situazione economica equivalente come parametro di applicazione nei singoli casi.

Ad ogni modo è prevista una clausola di garanzia per le famiglie che, nel riordino dei diversi istituti, non andranno a percepire meno di quanto ricevono al momento attuale. Ad oggi l’Italia, secondo l’Ufficio parlamentare di Bilancio, «la spesa di protezione sociale per la funzione famiglia/figli in Italia è inferiore a quella di tutti i Paesi dell’Unione europea».

L’approvazione definitiva in Senato della legge delega sull’assegno unico e universale per i figli arriva all’indomani dell’ennesimo annuncio da parte dell’Istat del continuo declino demografico del Paese.

Città Nuova ha aperto un cantiere di discussione e confronto sulla questione delle politiche familiari come perno di una grande riforma di giustizia sociale ed economica. Interventi e dibattiti a cui rimandiamo.

Nei prossimi giorni, seguenti al voto del Senato, dedicheremo un ulteriore approfondimento a partire dalle istanze del Forum delle associazioni familiari e dallo studio proposto dal gruppo di lavoro costituito da Fondazione Ermanno Gorrieri, Alleanza per l’Infanzia e il centro studi Arel.

 

 

 

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